L'Altra Africa

(liberamente ispirato a Risk n13)

rivista bimetrale maggio-giugno 2010
edizioni Filadelfia
dossier l’Altra Africa

di Alessandro Villanti.

 

Il mondiale africano appare ad oggi un ricordo lontano, flash back di un tempo in cui le luci dei riflettori di tutto il mondo, inondavano i mezzi di comunicazione:giorno dopo giorno, istante dopo istante, fagocitando immagini di questo immenso e contraddittorio continente, aprendo in un certo senso una finestra sulla vita quotidiana del Sud Africa e non solo.
“L’altra Africa”più precisamente detta “Africa nera” avvolta da una linea d’ombra che non si è dissolta nella clessidra del tempo, ma si è fortificata con il passare degli anni, mettendo in risalto delle vere e proprie piaghe sociali e umanitarie.
L’aumento demografico, la scarsità di un sistema sanitario ben definito, la mancanza di una Governance ben precisa, causa dei continui conflitti che affliggono questi stati da tempo ormai indefinito, e lo sviluppo di malattie come l’AIDS (considerata la piaga del secolo), che qui trova terreno fertile per proliferare indisturbata, sono solo alcune delle situazioni che favoriscono l’arretratezza di queste aree. L’Africa sub-Sahariana, ovvero quel territorio in cui stati come: Mozambico, Angola, Zambia, offrono per esempio, alcuni punti di riflessione sulla fragilità e in alcuni casi la “ricchezza”non sfruttata per il bene degli stessi, da cui sono afflitti questi “pseudo- stati” o ritenuti tali.
La mancanza o la totale assenza sia dal punto di vista ordinario che dal punto di vista straordinario di governi locali ha favorito fenomeni come un crescente stato di povertà e incapacità a reagire a tanto degrado, non attenuato dalle risorsa mineraria presente in abbondanza nel sottosuolo di questi luoghi, sui cui siti, grava l’interesse di multinazionali senza scrupoli.
In altre invece vi è invece il totale abbandono anche da parte degli stati occidentali: ben noto, ma non conosciuto da tutti è il caso del Rwanda, una delle tante guerre dimenticate dal mondo, dove imperversa da anni il conflitto senza fine fra “Hutu e Tutsi” due fazioni che hanno portato su una strada senza ritorno il loro Paese, portando sconforto e morte; famoso il film “Hotel Rwanda”del 1994 che ne rende una chiave di lettura, molto vicina alla realtà.
Nel continente africano agiscono molti enti benefici, religiosi e non, meglio definiti come O.N.G. che sopperiscono con mille difficoltà primarie e non di queste zone, garantendo un aiuto dal punto di vista medico-sanitario, una formazione sia culturale che lavorativa (l’analfabetismo è molto diffuso fra le comunità locali), e limitando lo sfruttamento dei bambini soldato che viola l’innocenza di questi piccoli figli d’Africa cercando di recuperarli e reinserirli all’interno della società .
Una piccola grande stella luminosa chiamata speranza che si fa strada fra le nebbie che ancora avvolgono questo deserto di solitudine chiamato “L’ALTRA AFRICA”.

 

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