IL BAMBINO CON I PETALI IN TASCA a cura di: Anosh Irani

IL BAMBINO CON I PETALI IN TASCA

a cura di:Anosh Irani

Edizioni PIEMME

anno 2007

euro 14.50

Chamdi ha dieci anni e da sempre ha vissuto in un orfanotrofio alle porte di Bombay. La città che lo circonda è accesa dai continui scontri tra musulmani e induisti che giorno dopo giorno si insidiano sempre più per le vie della metropoli, bruciando negozi e moschee, specchio di un malessere che riflette in un certo senso l’India dei primi anni novanta.

Chamdi è un sognatore, affascinato dai colori delle bouganvillee, che ricoprono i muri dell’orfanotrofio: “sono così belli e puri che con loro non si conosce il dolore e la tristezza”. Nel momento in cui viene annunciata la chiusura definitiva dell’orfanotrofio, Chamdi capisce che è giunto il momento di scoprire le sue origini, e scappa di notte per andare a cercare suon padre che lo aveva abbandonato dieci anni prima, con le tasche piene di petali e una sciarpa macchiata da tre gocce di sangue, unico legame con il padre stesso.

L’immagine di “Kahunsha” la città senza tristezza, dove non esiste miseria o infelicità, e i bambini possono giocare sereni in strada, dove si parla la lingua dei giardini e le tigri poliziotto girano libere per la città, fa presto spazio ad una realtà più cruda e amara, fatta dei rumori e degli odori di Bombay. Miseria e violenza convivono quasi morbosamente nel medesimo contesto sociale, lo stesso cielo così tanto ammirato da Chamdi assume un aspetto diverso, rispetto a quello visto dal cortile dall’orfanotrofio, quasi come se si trovasse lontano migliaia di chilometri dallo stesso.

Sundi e Guddi sono fratello e sorella, disperati e soli come lui, “sottoposti” del capo della delinquenza locale Anand Bhai che assolda anche Chamdi nel suo sfortunato esercito di mendicanti. Tra i tre ragazzini nasce un forte rapporto di amicizia e fiducia, basato sulla voglia di sopravvivere a così tanto degrado e al sogno di fuggire un giorno da Bombay. L’attentato al vicino tempio, nel quale molte persone perderanno la vita, tra cui anche Sundi segnerà inevitabilmente la vicenda di Chamdi.

“Il bambino con i petali in tasca” non è altro che una malinconica favola che racconta la bellezza e la purezza dell’amicizia visti con gli occhi dell’innocenza di Chamdi in un contesto segnato dalla violenza e dalla povertà, come la Bombay narrata dallo scrittore.

Articolo di Alessandro Villanti

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