Come uno di famiglia

Ricordate lo splendido film Quasi amici (2012), diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano, con le musiche di Ludovico Einaudi? Philippe, miliardario tetraplegico, scarta decine di educatissimi badanti plurireferenziati e si prende in casa un giovane senegalese dai modi spicci e la fedina penale sporca, Driss, sfidando tutti i luoghi comuni e tutte le differenze culturali e sociali che li dividono. Driss viene dalla banlieu, è pericoloso ma anche vitale, estroverso: ed è l’unico che riuscirà a far vivere davvero Philippe, semplicemente trattandolo come una persona “normale”, spogliata sia dei suoi miliardi che della sua onnipresente malattia.
Per Philippe vivere è rischiare, per Driss vivere è fare quello che vuoi fare senza guardare troppo in faccia alla convenzioni: uno strano cocktail di personalità, di sostrati, di retaggi culturali, che produrrà, fortuitamente, una forte, umanissima amicizia.
La vita non è un film, d’accordo, ma vivere un’esperienza interculturale e di arricchimento reciproco è possibile, proprio qui, nella quotidianità: attraverso “Come uno di famiglia”, il progetto grazie al quale la Cooperativa Sociale “Solidarietà è Crescita” Onlus, in collaborazione con l’associazione L’Altra Città e la Caritas Diocesana di Grosseto, vorrebbe favorire l’instaurazione di una relazione significativa tra i richiedenti protezione internazionale accolti nelle proprie strutture presenti sul territorio e le persone appartenenti alla comunità locale.
Questa iniziativa nasce da un lato con l’obiettivo di sostenere i percorsi di integrazione linguistica, sociale e culturale dei migranti, dall’altro allo scopo di promuovere la diversità come valore positivo in grado di produrre apertura e comprensione.

 

Chi può aderire
Individui singoli e gruppi di persone, famiglie, associazioni, comunità parrocchiali disposte ad avviare una relazione settimanale con uno o più migranti nell’interesse di favorire unreciproco scambio culturale e umano. Come funziona
Il progetto si basa su almeno un incontro settimanale tra le parti che può consistere per esempio nel trascorrere una giornata insieme oppure sbrigare di comune accordo alcune commissioni oppure condividere un pasto o semplicemente parlare davanti ad una tazza di tè.
Raccolta la disponibilità all’adesione ci sarà un colloquio conoscitivo seguito da un momento formativo in cui saranno spiegate le caratteristiche del progetto di accoglienza.   
L’avvio di ogni singolo progetto sarà sancito con la creazione di un patto di corresponsabilità  con cui definire gli impegni da assumere e le modalità di realizzazione che ambedue le parti dovranno rispettare.
Gli incontri infine saranno concordati con i referenti di ciascuna struttura tenendo conto degli orari e delle attività programmate (corso di italiano, accompagnamento ai servizi territoriali, uscite di gruppo e così via). In che modo si accede al progetto
È possibile rivolgersi direttamente ai referenti di ciascuna delle strutture di accoglienza:

  • Ex asilo in Batignano
    Ivana Virzì  Recapito telefonico: 3456054453  E-mail: g.virzi@laltracitta.it
 
  • Località “Il Granaione” – Arcille
    Sara Pellegrini  Recapito telefonico: 3297051119  E-mail: s.pellegrini@laltracitta.it
 
  • “Casa Sollievo” – Monticello Amiata 

    Alessia Bertini  Recapito telefonico: 3669028790  E-mail: abertini87@gmail.com

  • “Casa Le Pille” – Poggi del Sasso 

    Fabio Sciarretta  Recapito telefonico: 3299568232  E-mail: f.sciarretta@laltracitta.it

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