Un mondo dove educare torni ad essere un piacere

A CURA DI PAOLA BRUNELLO

“Oggi ciò che manca di più agli italiani è lo spazio. Uno spazio fisico, ma anche mentale, che significa possibilità, futuro e speranze. Per decenni questa sensazione di apertura è stata il motore della nostra crescita e lo stimolo a pensare positivo.”Così Mario Calabresi in un pagina del suo Cosa tiene accese le stelle ci parla della fatica di vivere il presente dalla parte di chi non ha mai smesso di credere nel futuro.

E questo noi vogliamo pensare quando ci avviciniamo al mondo dell’educazione e della formazione, fornendo ai ragazzi una visione a volte faticosa, ma al tempo stesso vincente di come affrontare il presente e progettare il futuro.

Stimolare la riflessione sulle questioni educative e sperimentare nella scuola e in altri ambiti sociali modalità volte al raggiungimento e al potenziamento del benessere personale è una necessità forte che si pone al mondo della formazione. Si tratta di costruire una rete educativa competente che consenta ai ragazzi di esprimersi senza che siano attribuite loro etichette e permetta loro di crescere senza provare disagio, trovando negli adulti un punto di riferimento capace di attivare un sostegno ai percorsi di autonomia e di crescita.

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